Il dolore neuropatico è una della cause di dolore cronico con più elevato impatto sociale in termini di qualità della vita, comorbidità e costi. Chi ne soffre o ne ha sofferto lo descrive come un’esperienza devastante che affligge non solo lo stato d’animo ma anche il rendimento lavorativo, le relazioni sociali e familiari, spesso si accompagna a depressione, ansia e alterazioni del sonno.
Nonostante la sua elevata frequenza, spesso la diagnosi non risulta corretta o risulta tardiva, comunque rappresenta un tipo di dolore più difficile da trattare e che spesso provoca insoddisfazione da parte dei pazienti e dei medici.
La IASP ( International Association for the Study of Pain) lo definisce come dolore prodotto da una lesione o malattia del sistema somatosensoriale.
Dal punto di vista fisiopatologico il dolore neuropatico si produce per una lesione diretta del sistema nervoso periferico o centrale senza danno tessutale, dove le fibre nervose demielinizzate o recettori lesionati stabiliscono nuove connessioni sinaptiche patologiche, ne consegue che fibre nervose non addette alla nocicezione ( meccanismo di trasmissione del dolore) come le Aß, siano coinvolte in tale meccanismo. Oppure dopo la guarigione da un danno tessutale persiste ipereccitabilità dei nocicettori collegati alle fibre C e A∂.
Il dolore neuropatico può essere causato da varie patologie come diabete mellito, herpes zoster, nevralgia del trigemino, HIV, ustione, postchirurgico, post-radioterapia, traumi, e altre. Ma gli accomuna la sintomatologia, infatti viene descritto dai pazienti come dolore con presenza di bruciore, scosse elettriche, formicolio, punture, parestesia, anestesia dolorosa , e compare o peggiora con stimoli che normalmente non provocano dolore. Nella clinica possiamo trovare allodinia (dolore a stimoli non dolorosi), iperalgesia (aumento della sensibilità dolorosa), fenomeni di sommazione (aumento della risposta a stimoli ripetuti), coinvolgimento simpatico ( alterazioni vasomotorie).
Il trattamento pùo variare in base alla patologia che lo produce, ed è molto complesso e alcuni di questi sono:
- Farmacologico
- Fisioterapico e riabilitativo
- Psicologico
- Chirurgico ( nei casi che sia indicato)
- Tecniche infiltrative
- Blocchi nervi periferici o gangli simpatici
- Blocchi centrali ( epidurali )
- Radiofrequenza
- Elettro stimolazione spinale.